Diario di un’avventura edilizia – parte 2
Nella prima parte del nostro diario abbiamo scoperto le motivazioni che hanno portato la famiglia Vallazza a scegliere Alp House per la realizzazione del proprio progetto… e l’abbiamo accompagnata attraverso la fase iniziale dei lavori, un momento difficile ed emotivo a causa della demolizione della casa dove era cresciuto il marito.
Il rapido susseguirsi degli eventi, tuttavia, non lasciava molto tempo per rattristarsi e per pensare alla perdita. Dopo la demolizione si è immediatamente passati agli step successivi che hanno visto in David Überegger un consulente tecnico competente, esperto e con un occhio attento alle nostre esigenze. Un professionista che ci ha coinvolti nelle decisioni riguardanti ogni singolo aspetto della nostra futura casa dei sogni, persino i più piccoli dettagli come interruttori, luci, allacciamenti idrici e quadri elettrici. Mentre ad Appiano sulla Strada del Vino si lavorava per allestire il cantiere, a Vipiteno i primi elementi prefabbricati in muratura e i relativi componenti elettrici erano pronti per lasciare lo stabilimento. Sotto l’attenta guida di Patrick Siller, la velocità dei lavori in queste prime settimane ci lasciava davvero senza fiato: la gru era stata montata in un attimo e la fondazione era stata completata nell’arco di pochi giorni, entro fine giugno. Al contempo i primi elementi in muratura venivano caricati su camion e trasportati ad Appiano sulla Strada del Vino. Ricordo ancora l’emozione di nostro figlio quando per la prima volta mise piede sul piano terra appena realizzato: “È fantastico, mamma!”, disse correndo in giro felice come non mai!